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Mai come dopo questi mesi di una strana novità, la voglia di uscire, fare e soprattutto viaggiare è tanta. Per poter riappropriarsi della normalità, della propria socialità, per rilassarsi, per poter staccare dalla propria routine.
È giunto quindi il momento di organizzare le vacanze.
Prenotare, pianificare senza mai dimenticarsi della sicurezza.
A trecentosessanta gradi. A qualsiasi età.

Ma dove andare? Cosa si può e non si può fare?

«Al momento la situazione è totalmente fluida – spiega Alessandro Riva titolare di Dynamic Travel Service – è di questi giorni, ad esempio, la notizia che l’Italia ha tolto l’obbligo di quarantena al rientro da un viaggio all’estero (in Europa) sostituendolo con l’obbligo di due tamponi negativi, il primo da effettuarsi nel paese dove ci si è recati entro le 48 ore dal rientro in Italia ed un secondo appena arrivati nel nostro paese. Comunque, resta valido il consiglio di informarsi in maniera preventiva prima di scegliere dove andare per capire cosa fare. Anche infatti in molte strutture italiane viene richiesto un tampone negativo o il certificato vaccinale».

Cosa stanno facendo da questo punto di vista i grandi tour operator o le principali catene alberghiere?

«È ovvio come la sicurezza del turista sia la priorità assoluta– continua Riva – sono numerose, infatti, le strutture e le aziende che all’interno dei loro stessi spazi hanno creato luoghi ove effettuare tamponi e test di controllo, una sorta di pacchetto all inclusive legato al Covid. Addirittura, in certi paesi esteri c’è la possibilità di vaccinarsi come sta capitando ad alcuni turisti italiani a New York. Da questo punto di vista però lo sforzo maggiore l’hanno compiuto le grandi compagnie di navigazione che gestiscono le crociere che hanno standard altissimi di controllo e sicurezza. va però aggiunto che al momento ci sono limitazioni legate alle disponibilità dei porti europei e del mondo di ospitare i turisti delle navi da crociera».

Resta però la sensazione che i turisti, anche gli italiani, preferiscano la casa in affitto rispetto all’albergo, un po’ come già era accaduto lo scorso anno…

«Si, lo confermo. La casa in affitto da ancora una sensazione di maggiore libertà e riparo rispetto al Covid dato che si evitano ovviamente contatti con altre persone».

Per gli over65 meglio la vacanza in solitario o quella di gruppo?

«Sappiamo benissimo che gli Over65 amano muoversi in gruppi numerosi per avere così più compagnia ed una vacanza più divertente. Questi però sono sicuramente più complessi da gestire. Ad esempio, la capienza dei pullman turistici non sarà al 100%, lo stesso dicasi per i treni. Ovvio quindi che molti si sono indirizzati verso una vacanza per lo più italiana, magari in una bella località scegliendo l’abitazione in affitto».

La casa in affitto resta sempre un’incognita, spesso legata al fai-da-te con tutti i rischi di finire in qualche truffa. Come difendersi da tutto questo?

Diverse aziende specializzate in servizi alla persona con focus sugli over65 danno la possibilità di soggiorni nelle proprie residenze. Mare, montagna o città, per non rinunciare al piacere di una vacanza e della socialità. Sono diverse le offerte pensate per i Senior che assicurano una vacanza in completa indipendenza, sicurezza e con la dovuta assistenza necessaria qualora ce ne fosse bisogno.

Le strutture che offrono pacchetti personalizzati per gli Over 65 assicurano accoglienza e assistenza di qualità, oltre che a servizi comodi e personalizzati per permettere agli Ospiti di vivere come se fossero a casa propria.

Come le Residenze Over, presenti a SanremoSondrioQuinzano (Brescia), Roma e Milano che hanno pensato alle vacanze degli Over 65 con un ricco programma di attività, servizi in massima sicurezza e serenità.